Tour alla scoperta di Abensberg

City tour Starkstraße 3, 93326 Abensberg, DE

Parti per un divertente tour guidato attraverso il centro storico di Abensberg con la guida turistica digitale. Basta scansionare il codice QR e scaricare l'app. Divertiti... Siete inoltre invitati a utilizzare le informazioni sul sito Web di Abensberg.

Author: Karin Vogt

Sehenswürdigkeiten Abensbergs

Sehenswürdigkeiten Abensbergs

Wir stellen Ihnen alle Orte und Sehenswürdigkeiten vor, die Sie in Abensberg und Umgebung unbedin...

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Scoprire Abensberg

Dollingerstraße 18, 93326 Abensberg, DE

Abensberg ha molto da offrire.
Concedetevi un Tour per scoprire e vivere la città.
Le magnifiche case, il municipio gotico con la sua torretta barocca, la fiabesca Maderturm, e il possente edificio ducale caratterizzano il fascino del centro storico di Abensberg. Sulla piazza del paese si possono vedere facciate e frontoni sfiziosi e colorati.Poi, durante la vostra passeggiata attraverso le strette stradine, scoprirete alcuni angoli meravigliosi, come da cartolina. Potrete rivivere la storia nel museo della città, che offre momenti culturali di alto livello con diverse mostre temporanee.
Il nuovo punto di riferimento e calamita della visita della città è la torre Kuchlbauer dell’omonimo birrificio, progettata da Friedensreich Hundertwasser.
Accanto potrete visitare la KunstHaus (la casa d’arte) di Abensberg dove sono in mostra le opere, le creazioni e i manufatti della vita dell'artista.
Abensberg storica
Su una collina sul fiume Abens, il leggendario conte Babo stabilì, prima della fine del primo millennio, il nucleo della città: un´imponente fortezza medievale. Il conte Babo generò, con le sue due mogli Irmingard e Gertrude, un totale di trentadue figli e otto figlie.
Pensava così, che il futuro della famiglia regnante dei Baboni fosse al sicuro.
Il nome della città compare per la prima volta in relazione con la figura di Eberardo de Abensperche nel 1031. Quando apparse per la prima volta in un documento intorno al 1256 con la denominazione "Castrum abensperch", sempre più persone si stabilirono li.

Edificio ducale - Herzogskasten

Dollingerstraße 18, 93326 Abensberg, DE

Il “Troadstadl”, come lo chiamano le persone del luogo, è un imponente edificio di sei piani del XV secolo. Johann III, signore di Abensberg, lo costruì intorno al 1450. Oltre alla sua funzione originaria di granaio per i Conti di Abensberg, servì in seguito come deposito di materiale, prigione, essiccatoio per il luppolo e, infine, come negozio di mobili. L'edificio è stato completamente ristrutturato e trasformato in un museo che ha aperto al pubblico nel 2006. All'interno si possono trovare ancora travi di legno e laterizi del 1480 circa. Dello stesso periodo è anche Il portale d'ingresso ogivale o arco a sesto acuto. La mostra nel museo cittadino riflette le sfaccettature della storia mondiale nella storia della città, dalla miniera di selce neolitica alle corporazioni e all'artigianato, agli eventi tradizionali come il Gillamoos. Il nome attuale ricorda il regno della famiglia Wittelsbacher.

Piazza - dell’Aventino - Aventinusplatz

Aventinusplatz 3, 93326 Abensberg, DE

Il piazzale a nord del castello era precedentemente chiamato Paradeplatz. Una delle attrazioni della piazza è l'Oberhaus o Freihaus, che originariamente apparteneva alla fortezza. Per molto tempo l'edificio è servito come residenza invernale ai proprietari del castello con il fossato di Offenstetten.Intorno al 1900 vi si trovava la prima locanda di Abensberg che ricalcava lo stile delle birrerie di Monaco di Baviera.
Al centro della piazza troneggia il Monumento dedicato ad Aventino. Fu creato dallo scultore Max Puille di Landshut nel 1861 su iniziativa di Franz Xaver Osterrieders. Max Puille fu allievo dello scultore di Monaco Ludwig von Schwanthaler, considerato il principale maestro della scultura del classicismo nella Germania del sud.

Aventino – Cittadino di Abensberg
Johannes Turmair, detto Aventinus, nato nel 1477, era il figlio del padrone della casa di corte nella piazza del paese.
La sua carriera fu straordinaria poiché era considerato un umanista estremamente influente del XV secolo. Fondò la storiografia bavarese e fu un pioniere della filologia classica in Germania.
La sua opera principale, la “Cronaca bavarese”, fu scritta per la prima volta in latino all'inizio del XVI secolo e, successivamente, venne trascritta in lingua tedesca.
Aventino morì a Ratisbona nel 1534.

I giardini del castello

Aventinusplatz, 93326 Abensberg, DE

Il "Castrum Abensperch", costruito dal conte Babo intorno al 1300, fu residenza dei ricchi signori della città.
Da qui i cavalieri governarono un impero che si estendeva ben oltre i confini locali dei nostri giorni.
Nel 1485, dopo l'omicidio del conte Niklas, l'ultimo conte di Abensberg, il duca Albrecht IV di Monaco di Baviera, occupò la contea e la prese illegalmente.
Fece del castello una struttura amministrativa, dove un giudice si occupava dell’amministrazione civile, penale, militare e altro.
La Guerra trentennale rase quasi al suolo la fortezza nemica di attacco originale e col tempo le rovine caddero in macerie.
La corte esterna è stata un tribunale distrettuale fino al 1984 e da allora qui si trova l'ufficio per la digitalizzazione e il rilevamento topografico.
Il profondo fossato, visibile dalla piazza dell’Aventino, mostra in parte la valenza difensiva che aveva in passato l'edificio.
È possibile raggiungere i giardini del palazzo attraverso il cortile interno dell'ufficio del rilevamento topografico, attraverso il ponte levatoio, nei giorni lavorativi fino alle ore 16:00.
Da aprile a ottobre è accessibile tramite la strada Max-Bronold-Straße. Proprio lì si trovava il castello principale.
Le antiche mura castellane circondano il complesso e conferiscono al luogo il suo inconfondibile fascino storico.
Nel giardino del castello vi era il palazzo principale con sala da festa e soggiorno, che, come oggi, veniva utilizzato per molte feste ed eventi importanti.
Rovine del castello
I conti e il loro seguito celebravano sontuose feste nel castello.
A volte offrivano persino riparo a loschi cavalieri briganti che facevano baldoria con loro nella sala.
Gli svedesi hanno ridotto in macerie e cenere il nostro castello nel 1648.
Le rovine caddero in macerie nel corso dei secoli.
I resti dell'imponente castello e delle fortificazioni ci offrono ancora oggi uno scenario unico per eventi.


Chiesa parrocchiale di Santa Barbara

Theoderichstraße 2, 93326 Abensberg, DE

Abensberg ebbe una parrocchia propria dal 1380, anche se senza una chiesa poiché, la Liebfrauenkirche, una chiesa romanica che fungeva da chiesa parrocchiale, si trovava fuori dalle mura della città, ad Aunkofen.
Una lapide del 1448, posta sulla parete frontale della navata sud di Santa Barbara, mostra che i costruttori iniziarono a costruire l'edificio tardo gotico prima della metà del XV secolo.
Il capomastro Ludwig di Pfeffenhausen terminò la fase di costruzione solo nel 1516. Un fulmine colpì la torre nel 1731 e la distrusse al suolo.
Il capomastro Christoph Wolf di Stadtamhof rinnovò e sollevò il campanile della chiesa prelevando i mattoni dalle rovine del vicino castello portando a termine i lavori nel 1762.
La torre sul lato nord della struttura della sala modella ancora oggi il paesaggio urbano.
I piani gotici sono quadrati e disadorni.
Il piano superiore barocco presenta angoli smussati e una struttura a doppia lesena (elemento di un ordine architettonico addossato a parete, quindi verticale, che consiste in un fusto, a pianta rettangolare, appena sporgente dalla parete stessa, con i relativi capitello e base).
Caratteristica è la cupola della torre piatta e ricurva con il coronamento a piramide allungata, sulla cui sommità è posta una croce delicata.
I due portali sono in calcestruzzo giurassiano locale.
Un fregio a trafori adorna l'edificio sacro sopra il portale ovest tra il timpano e il pinnacolo. Più recenti sono le figure di santi sui piedistalli originali.

Porta di Ratisbona

Weinbergerstraße 16, 93326 Abensberg, DE


Dopo che i Wittelsbacher ebbero elevato Abensberg a città nel 1348, il conte Ulrich III la fece immediatamente fortificare. Progettò il muro ben fortificato intorno alla città con trentadue torri rotonde e otto angolari per commemorare la ricchezza dei figli del leggendario conte Babo.
In parte questo muro è ancora conservato e accessibile in alcuni punti, ad esempio lungo il fossato cittadino, dove si trova il sentiero dell'arte. In origine tre porte cittadine consentivano l'accesso alla città.
A ovest c'era l'Aunkofener Tor, che l’amministrazione comunale demolì nel 1904. Il fossato che si creò lo fece riempire con le macerie della locanda della birreria Kuchlbauer bruciata sulla piazza della città. A sud c'era l'Abenstor, una porta che i modernizzatori rimossero alla fine del XIX secolo.
Ancora oggi, sul lato est, si trova la Porta di Ratisbona.

La piazza della città

Stadtplatz 1, 93326 Abensberg, DE

Er ist seit jeher die gute Stube der Stadt. Die imposanten Häuser des Haupt- oder Schrannenplatzes erzählen von Wohlstand und Stolz ihrer bürgerlichen Eigentümer. Der Stadtplatz wirkt wie ein ruhender Pol, von dem aus die Straßenzüge zu den drei Toren und zur ehemaligen Burg führen.

Folgen Sie im Uhrzeigersinn den Geschichtsfragmenten der Häuser.
Rathaus
Das „Armesünderglöcklein“ im Dachreiter des historischen Rathauses verkündete 1771 die letzte Hinrichtung. Der stattliche Bau prägt immer noch das Ensemble des Platzes. Charakterisierend wirkt dabei der Schweifgiebel mit seinem spätbarocken Dachreiter. Jedoch lassen das Portal und die meist zweifach gekehlten Fenstergewände erkennen, dass es sich um ein im Kern spätgotisches Bauwerk handelt. Hier regierte der von den Bürgern gewählte Magistrat seit der Stadtgründung 1348.
Gegen Ende des 20. Jahrhundert wuchsen die Anforderungen an eine zeitgemäße Verwaltung rasant, die Räumlichkeiten fielen etwas aus der Zeit. Die Sanierung folgte. Das denkmalgeschützte Haupthaus bekam einen neuen Dachstuhl, ebenso wurde das Nebengebäude saniert und mit einem gläsernen Übergang zum Haupthaus versehen. Die Sanierungsarbeiten fanden Ende 2020 ihren Abschluss.
Holzapfelhaus
Rechts daneben im Holzapfelhaus residierten Generationen von wohlhabenden Krämern und Handelsleuten. Im 20. Jahrhundert war es das Stammhaus des Modehauses Holzapfel, das heute außerhalb der Altstadtmauern sein großes Geschäftshaus hat und auf Damenbekleidung spezialisiert ist.
Westermeyer
Gegenüber der Babostraße steht etwas zurückversetzt das Heyderhaus mit seinem gefälligen Volutengiebel. Der einstige Eigentümer Alois Heyder hatte als erster Hauptmann bei der Schlacht von Abensberg 1809 maßgeblichen Anteil am Sieg. Daraufhin belohnte König Max I. die Stadt Abensberg: Von nun an durfte sie zwei über Kreuz gelegte Schwerter in Siegel und Wappen führen.


Kneitinger
Der Lebzelter backte Lebkuchen, siedete Met oder zog Kerzen aus Bienenwachs. Lukrativ erwies sich zur früheren Zeit das Geschäft mit den Votivgaben aus Wachs, denn der christliche Jahreslauf mit seinen Festivitäten sorgte für beinahe ganzjährige Konjunktur. Nach Abschaffung des Zunftzwanges im 19. Jahrhundert blieb die Lebzelter-Dynastie Kneitinger den Süßwaren treu. Ab 1922 betrieb die Familie Kneitinger hier eine Konditorei mit Ladengeschäft und das erste Kaffeehaus am Platz,


Brothaus
Im Auftrag des Magistrates verkaufte der Brothüter im Brothaus im Auftrag die Erzeugnisse aller Bäcker der Stadt. Diese Brotschau ermöglichte es den Kunden, im direkten Vergleich das schönste und größte auszuwählen. Damals gab die Stadt den Bäckern sowohl das Gewicht als auch den Preis ihrer Waren vor.

Rusch
Im kleinen Rusch-Häuschen wirtschaftete der Metzger. Er durfte in seiner Garküche auskochen und Bier und Wein ausschenken. An Festtagen bereitete er auch Fischwürste zu. Zur Brotzeit holten damals schon die Handwerker „Geselchtes“ oder andere Gaumenfreuden direkt dort ab. Es ist das kleinste und bescheidenste Haus am Platz. Heute ist darin ein Teil der Eisdiele und Pizzeria.


Hofbräu
Im Haus des Hofwirts erblickte Aventinus als Johann Turmaier 1477 das Licht der Welt. Bereits ab ca. 1300 gestattete der Graf dem Hofwirt Wein auszuschenken und täglich auszukochen. Erst im 19. Jahrhundert baute die Familie Sulzberger eine Brauerei in das Anwesen. Seitdem ist es das Hofbräuhaus und damit Stammhaus des Hofbräu Abensberg, der wiederum in den 70er Jahren des vorigen Jahrhunderts in die Stadionstraße umzog. 1877 enthüllten die stolzen Eigentümer feierlich die Gedenktafel anlässlich Aventins 400. Geburtstags.


Silberkramer
Im Silberkramerhaus wirkten ganze Krämerdynastien. Der Kaufmann Joseph Dantscher zog bereits im 19. Jahrhundert Spargel im rückseitig gelegenen Garten auf, packte ihn in Kisten und belieferte Regensburger Hotels damit. Der Name der anliegenden Gasse „Lusteckstraße“ geht auf einen früheren Kaufmann des Silberkramerhauses zurück. Der hiesige Steinmetz Gallus Weber gotisierte das bürgerliche Anwesen im 18. Jahrhundert. Den Stil prägt neben dem polygonalen Erker auf der rechten Frontseite besonders der Zinnengiebel mit dem gotischen Blendwerk. Aus Furcht vor Besetzung und Beschießung Abensbergs durch die gefürchteten Preußen ließ besagter Kaufmann Lusteck die Marienfigur an die Fassade anbringen.

Weinberger Haus
Das Weinbergerhaus, einst das Gasthaus „Zum guldenen Stern“ war jahrhundertelang eine Weinwirtschaft, die Wein von Irnsinger, Weltenburger und Staubinger Weinbergen ausschenkte. Davon kündet bis heute das bayerische Wappen an der Fassade. Es ist das Geburtshaus des Würzburger Erzbischof Stephan Weinberger (1624-1703). Gegen Ende des 18. Jhd machten neue Besitzer aus der Weinwirtschaft eine Brauerei, die bis 1902 bestand. Danach eröffnete der benachbarte Bankier Stark hier die Hauptgeschäftsstelle seiner Starkbank, der ersten und einzigen original Abensberger Bank. Den stattlichen spätgotischen Bau zieren drei neugotisch erneuerte Erker auf Kragsteinen. Die Eigentümer ließen den Giebel in der Barockzeit verändern.


Stark Haus
Daneben steht das Starkhaus, mit seinem schlichten aber eindrucksvollen Stufengiebel und dem mittigen Tondo, das Generationen von Krämern als Heimstätte diente. Benannt ist es nach dem Kaufmann und Bürgermeister Nicolaus Stark, der das Anwesen im Jahr 1861 erwarb. Seine Firma war bekannt für teure Textilien, ausgefallene Spezereien und Kolonialwaren. Seine Bank galt schon im 19. Jahrhundert als eines der besten Effektengeschäfte der bayerischen Provinz, deswegen bekam die Bank unter der Führung seines Sohnes 1904 die Agentur der Bayerischen Notenbank übertragen und wurde damit zur Geschäftsbank.

Kuchlbauer Haus
Die ältesten Braurechte der Welt erhielt das Stammhaus der heutigen Brauerei Kuchlbauer bereits um 1300 durch den Grafen von Abensberg verliehen. 1751 erwarb Josef Amann, seines Zeichens „Kuchlpaur“, das Anwesen samt Braunbier- und Weißbiergerechtsame. Daher kommt der Firmenname „Zum Kuchlbauer“. 1904 kam die Brauerei in den Besitz von Michael Salleck. Im selben Jahr vernichtete ein Brand das Gebäude, die Brauerei ließ es nach historischem Vorbild wiedererrichten. Nur die gusseisernen Fenstergitter blieben weitgehend erhalten. Die Familie Salleck ist seit acht Generationen im Brauerhandwerk tätig. Michael Salleck errichtete 1918 außerhalb der Stadt an der Römerstraße eine neue Braustätte und spezialisierte sich auf das Brauen von hellem und dunklem Hefeweißbier. Der Brauereigasthof wurde 2019 komplett saniert.

La dogana - Zollhäusl

Babostraße 21, 93326 Abensberg, DE

La Zollhäusl, la dogana, si trova a sud della città vecchia e ricorda che chiunque volesse entrare o attraversare la città doveva pagare una tassa di pavimentazione. Questo primo pedaggio ha fornito all’economia della città un’entrata sicura.
L'illuminazione della città è stata finanziata in questo modo dall’amministrazione a partire dal 1822 circa.
La dogana è adornata dagli stemmi che furono attaccati al portone “Abenstor” fino alla sua demolizione.
Le pietre incastonate nel terreno mostrano l'andamento della porta in quei tempi.

Maderturm

Baderstraße 10, 93326 Abensberg, DE

Il Maderturm con la sua estensione e il giardino del cortile antistante sembra l'ambientazione di una fiaba dei fratelli Grimm. Ma forse custodisce in sé un oscuro segreto. Il leggendario conte Babo ha murato qui una figlia ribelle? Il nome attuale risale al nome “Marterturm”. Tuttavia, non è chiaro chi avesse murato qui dentro, perché il conte Babo non era sicuramente più in vita quando Ulrich III costruì le mura della città e quindi la torre.
È la più grande torre circolare conservata nelle fortificazioni della città e originariamente apparteneva al monastero carmelitano con accanto uno “stabilimento balneare”. Tuttavia, è stato per secoli di proprietà privata.
Dal punto di vista storico, vale la pena dare un'occhiata oltre la recinzione del giardino al cortile pittoresco e ben tenuto.

Casa Hazzi

Von-Hazzi-Straße 30, 93326 Abensberg, DE

Joseph Ritter von Hazzi nacque il 12 febbraio 1768 come figlio del capomastro Adam Hazzi a Schafgasse, l'odierna Von-Hazzi-Strasse. La piccola casa lungo le mura della città indica le sue origini modeste. Tuttavia, dal 1786 studiò legge e fisica all'Università di Ingolstadt.Fu uno dei più importanti illuminatori della Baviera.
Per tutta la vita fu scettico fino ad arrivare ad essere completamente contrario alle istituzioni ecclesiastiche.
Dal 1792 Hazzi entrò nel servizio civile, negli anni successivi viaggiò ufficialmente in tutta la Baviera, cosa che lo rese un ottimo conoscitore del Paese. Dal 1796 Hazzi fu consigliere di camera di corte, dal 1799 direzione dello Stato e quindi membro del più alto organo di governo elettorale. Fu solo nel 1816 che il re bavarese confermò il suo titolo di nobiltà. Morì nel 1845 ed è considerato il capostipite della statistica bavarese e uno dei più importanti riformatori dell'agricoltura e della selvicoltura bavarese.

Aventino - Aventinum

Osterriedergasse 6, 93326 Abensberg, DE

I Carmelitani hanno lavorato nell'ex monastero carmelitano per oltre 400 anni e hanno dato un contributo speciale ai settori culturale ed educativo. Intorno al 1802 dovettero abbandonare per sempre i locali e trasferirsi a Straubing. Perché come tanti altri, il monastero carmelitano è caduto vittima della secolarizzazione. Durante le guerre napoleoniche, Anton Wittmann, proveniente da Baden, fondò un ospedale da campo.
Dal 1812 i locali furono adibiti ad ospedale comunale. La città ha rinnovato il più grande complesso monumentale della città vecchia fino al 2017.
L'Aventino offre spazio per l'Abensberg Adult Education Center, l'Università tecnica della Baviera orientale e numerosi eventi artistici e culturali.
L'edificio adiacente ad ovest apparteneva all'antico monastero ed è oggi l'Ufficio per l'Alimentazione, l'Agricoltura e le Foreste.
Qui si trovava la prima tipografia di Abensberg, la tipografia Senn, in seguito nota come tipografia Kral, che iniziò a stampare l'Abensberger Wochenblatt (il settimanale di Abensberg) nel 1851. Accanto c'era la panetteria del monastero, da cui proveniva il figlio del fornaio e poi il costruttore di presepi Sebastian Osterrieder.

Sebastian Osterrieder (1864-1932)
Sebbene avrebbe dovuto rilevare la panetteria di suo padre, il suo vero talento era il design figurativo e la modellazione.
Dopo la morte di suo padre, ha goduto della formazione presso l’Accademia Reale bavarese di Belle Arti. Osterrieder ha creato presepi dall'aspetto barocco nel suo laboratorio e ha dato nuova vita al presepe. Tra i suoi clienti troviamo Papa Pio X, il principe reggente Luitpold e l’imperatore Guglielmo II.

Chiesa del monastero

Karmelitenplatz 1, 93326 Abensberg, DE

Nel 1389, il conte Johannes II e sua moglie Agnes von Liechtenstein donarono il monastero carmelitano alla parrocchia ancora giovane.
Papa Bonifacio IX, con un decreto del 1390, rese possibile la fondazione del monastero. La Chiesa è dedicata alla Madonna del Carmine. All'inizio del XVIII secolo, l'ordine ridisegna in stile barocco l'originaria chiesa gotica dell'ordine dei mendicanti, la navata centrale ottenne un soffitto a volta, i portali e le finestre furono ristrutturati. Spostarono l'altare maggiore al centro del coro e allestirono dietro di esso la sacrestia. Sotto quest’ultima, da allora, è rimasta la cripta del monastero. A sud della chiesa si trova il chiostro a quattro ali, accessibile solo con le visite guidate del tour della città.

Casa d’arte - KunstHaus

Schulhausplatz 4, 93326 Abensberg, DE

La KunstHaus è stata progettata dall'architetto e studente di Hundertwasser Peter Pelikan, che ha realizzato numerosi progetti insieme all'artista Hundertwasser. Con la sua torre estremamente pendente, è una vera attrazione nella città centrale dell'arte della birra di Abensberg. Mostra opere e manufatti della vita dell'artista.
Piacevoli forme rotonde, finestre danzanti, pavimenti irregolari e linee organiche, cupole a cipolla e “inquilini degli alberi”( Hundertwasser si riferiva agli alberi che crescono fuori dalla finestra come "inquilini degli alberi". Sono visibili da lontano e avvantaggiano molte persone, generano ossigeno, migliorano il clima urbano e residenziale e sono un perfetto sistema di assorbimento e filtraggio della polvere) questi sono gli elementi tipici dell'edificio di Hundertwasser in armonia con la natura.
Questo rende le due strutture uniche al mondo.

Torre Kuchlbauer

Römerstraße 7, 93326 Abensberg, DE


I colori accesi, le forme rotonde e la cupola dorata danno l'impressione che gli edifici siano nati dalle storie “Le mille e una notte”. Leonhard Salleck, ormai il capo più anziano del Kuchlbauer, ha sempre avuto un'enorme debolezza per l'arte e la filosofia. Per molto tempo si occupò di questi temi in modo veramente intenso. Poi, negli anni '90, incontrò l'artista Friedensreich Hundertwasser. I due scoprirono di avere somiglianze e andarono d'accordo meravigliosamente. Dopo un po', Salleck ricevette da Hundertwasser un disegno a mano di una torre con una cupola dorata, la casa ideale per i suoi nani della birra di frumento. Sarebbe passato un altro decennio e mezzo prima che il progetto potesse essere realizzato.
Nel consiglio comunale, i consiglieri discussero l'altezza della torre, che, come è noto, non doveva essere superiore al campanile della chiesa.
La torre di Santa Barbara arrivava a ben 35 metri e le autorità responsabili finalmente approvarono il progetto di costruzione di Salleck per un’altezza altrettanto imponente. L'architetto Peter Pelikan, amico di lunga data e partner di progetto di Hundertwasser, realizzò il magnifico edificio secondo i piani modificati dal pittore. Dal 2010, il mondo della birra di Kuchlbauer combina birra e arte in un modo senza precedenti.

Sentiero dell'Arte

Am Stadtgraben 12, 93326 Abensberg, DE

Il percorso artistico lungo la cinta muraria mostra il suo fascino tra arte contemporanea e patrimonio storico.
L'area nord delle mura storiche della città è accessibile lungo il fossato della città. Artisti regionali vi presentano le loro opere. Questi includono numerose fotografie, tutte scattate nell'ambito dei servizi fotografici al “KunstNachtMarkt”, mercatino notturno dell’arte.
Ogni giugno lungo la cinta muraria si svolge questo caratteristico mercato. In questa sera il fossato della città risplende di una luce molto speciale. Oltre alle opere di artisti regionali presenti permanentemente sul sentiero dell’arte, c'è molto da scoprire. Ad esempio, artisti e artigiani lavorano dal vivo sulle loro opere.